L’angoscia si ferma appena sotto lo sterno
Non riaffiora
Si addensa nelle cartilagini laringee
Non vibra
Non v’è nulla da dire, da aggiungere
Al tanto, troppo detto di vane parole
Afonia!
Finalmente il silenzio
A varcare il petto
A dilavare suoni concitati, striduli,
Volgari vocalizzi d’infelici tonalità
Silenzio…
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Cara Nou, ti abbraccio forte...in silenzio.
RispondiEliminaTi abbraccio anch'io, carissima. Queste parole mi hanno molto colpito.
RispondiEliminaTi capisco, a volte non si vuole ascoltare niente e nessuno.
RispondiEliminaCristiana
Gianna
RispondiEliminaZio Scriba
Cristiana
Con il mio pensiero ho voluto condannare la retorica e anche il vaniloquio al fine esclusivo dell'affermazione egocentrica, due aspetti dell'interlocuzione che sono privi di sbocchi positivi e quindi generano angoscia.
Praticare il silenzio è una difesa, un conforto, una terapia.
Ciao e un abbraccione a tutti
Nou
Quando il silenzio però è adottato come una forma di ripicca o di protesta senza dirne il perché allora fa male, molto male.
RispondiEliminaCiao Aldo,
RispondiEliminail silenzio può essere un'arma se applicato nella forma da te ipotizzata, che colpisce senza dare possibilità di replica, quindi in una forma ingiusta.
Un abbraccio :)
Cara nou, esitono i silenzi, quello dell'anima che non ferisce e quello verbale che ferisce.
RispondiEliminaIl primo non è mai un silenzio totale e si percepisce la sua voce e tu con i tuoi versi hai comunicato il tuo stato d'animo.
Il silenzio verbale offende soltanto.
Un abbraccio e nuon fine settimana. Ciao
Ciao Rosy,
RispondiEliminahai focalizzato il senso del mio stato d'animo. Grazie e buon fine settimana anche a te.
Un abbraccio
Nou :)