27
Gennaio 2019
Non
riesco a lasciare passare questa giornata della Memoria senza ricordare quanto
è successo e quanto ancora succede. Atrocità da non dimenticare mai. Tacere
potrebbe sembrare indifferenza. Testimonio il mio ricordo, presente non solo in
questa ricorrenza, bensì in ogni giorno, per gli echi delle violazioni dei
diritti umani, provenienti da troppi luoghi. Provo sofferenza, indignazione di
non potere fare nulla per le povere vittime martoriate.
Ho
letto più di una volta il Diario di Anna Frank, e non c'è una volta nella mia
quotidiana vita di casalinga che non mi senta a disagio nel gettare i resti
delle verdure, soprattutto quelle che insaporiscono il lesso impregnate di
grasso e che non pensi a quanto avrebbero alleviato i morsi della fame di Anna.
Fame,
paura, tribolazioni, reclusione.
Ripeto
che sono terribilmente sofferente e indignata per ciò che è stato con la Shoah
e per ciò che avviene continuamente. Qualcuno penserà che non si possono
accomunare i diversi periodi storici. Ogni genocidio ha la sua motivazione
storica, ma in fondo tutti sono la conseguenza dell'odio, l'intolleranza e la
sopraffazione.
Non
vi è giorno in cui il pensiero non corra
a loro, e non vi è giorno in cui non si vorrebbe che i delitti contro l'umanità
avessero fine.
Io
voglio credere che molte persone abbiano i miei stessi sentimenti. Ci sono!
Alcuni fanno sentire la propria voce, non ci resta che ascoltarli con la coscienza e con il cuore: i tempi
attuali lo richiedono.
Questo
27 Gennaio 2019 è un'occasione di consapevolezza da non sottovalutare.
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