Caro BigCanaglia,
ti ho promesso una mia risposta ed è mia abitudine onorare le promesse per rispetto delle parti. Se avessi sospettato che mi sarebbe stato così difficile, non lo avrei fatto, ma questa è una considerazione del senno di poi.
Io ti ho preso sul serio, come prendo sul serio me stessa e poche altre persone e mi sono impegnata come meglio ho potuto.
Certamente non c’è una parola in quanto scrivo, ho scritto, dato che questa è una “bella” della mia seconda lettera, in brutta copia, dato che la prima l’ho scartata ritenendola non molto chiara e esauriente, che non sia stata meditata. Esauriente, non è neppure questa che ti invio: ogni riflessione ne potrebbe sviluppare altre cento perché molti sono i punti di osservazione della realtà.
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La tua costruzione dell’Universo-Uomo quale sole del suo sistema planetario è una bella metafora. In questa non riesco a distinguere quando l’Uomo è sole e quando è pianeta ovvero quando illumina o quando è illuminato. Non perché tu non ti sia spiegato, ma perché non riesco a vedere l’insieme o l’interscambio.
Se diamo per scontato che ogni individuo è un universo, si desume che in sé vi siano tutti gli elementi che costituiscono l’universo e quindi che egli sia fatto di sole e di pianeti e relative leggi naturali di governo.
La mia prima obiezione è che l’uomo se è sole non può essere pianeta.
Se ben ricordo un’intervista alla scienziata Margherita Hack, lei spiegava che la nostra anima è il nostro cervello, e inoltre che sia la mente che ogni corpo sono riconducibili a un nucleo di carbonio…
Ridotta così all’origine la vita, beh! Ce n’è di costruzione attorno. Una costruzione del pensiero e delle cose di tutta la realtà quindi, che ci fa essere “noi nel mondo” quello che siamo diventati e quello che diventeremo. Proseguiva dicendo che la morte non esiste e che ci trasformeremo : alcune molecole diventeranno albero altre roccia altre aria insomma altre vite. Questo è stato un qualcosa che non avevo mai considerato pur avendo pensato alla reincarnazione, ma non in una forma così parcellizzata. Comunque questo è il suo pensiero da scienziata atea.
Tu, se ho ben capito, parli dell’autocoscienza e della consapevolezza dell’uomo nel suo percorso fino ad oggi. Del suo sapere. E certamente condivido la tua idea di uomo migliore in quanto evoluto attraverso il percorso cognitivo. Ma anche qui quante altre osservazioni si potrebbero avanzare? Una: non tutti gli uomini hanno avuto pari opportunità. Quindi le differenze.
Tutti , siano attraversati dal sole, o energia vitale che muove tutte le cose “in istante” (grazie di queste due parole che mi hanno incantata).
Ritornando alla metafora ribadisco il mio pensiero che nessuno di noi è il sole: siamo tutti pianeti che orbitiamo chi più vicino chi più lontano. Il sole è Lui l’energia pura. Ribadisco che non possiamo immaginare l’energia perché ne vediamo solo l’emanazione, come della bellezza, del bene e anche del male in questa nostra realtà ne vediamo la manifestazione, i fenomeni del mondo sensibile.
Mi piace la filosofia e mi interesso a questa scienza perché più della teologia o della psicologia mi ha aperto alle prospettive del ragionare e del ricercare la verità delle cose; ricerca che non può mai raggiungere un traguardo. In questa ricerca o domanda, risiede molta della nostra umanità.
Della lettera, ne è uscita una terza stesura, perché il pensiero è in istante.
Ciao Nounours
NOTA BENE: io non sono una pecora e Dio non è antropomorfo :-)
P.S. Spero di essere stata più esauriente senza finire esaurita… ah,ah, un abbraccio.