Foto di Alberto Barini
venerdì 29 gennaio 2010
giovedì 28 gennaio 2010
mercoledì 27 gennaio 2010
Dissertazione incompleta...
Sulle parole
E’ così per me: anche le parole hanno un corpo, un’anima e addirittura una personalità.
Mentre le penso, nella mia mente si forma l’immagine del loro significato. Talora sono evocazione di gioia, di
Mentre le penso, nella mia mente si forma l’immagine del loro significato. Talora sono evocazione di gioia, di
serenità, spesso di dolore o amarezza. Sentimenti tra loro contrastanti.
Mentre traccio con la biro i segni convenzionali delle lettere di cui si compongono mi sento indotta alla simpatia o antipatia. Le considero belle o brutte a prescindere dal loro etimo.
Per alcune provo empatia: siamo in sintonia, al di là di ogni attribuzione linguistica codificata.
Fra loro, ce ne sono di una potenza seducente irresistibile: sono parole nate per me. Entrano in me per essere me. Si fondono con i miei pensieri. Sono certa di questa affinità, avendo riscontrato che altre, pur entrando, subito cominciano a scalpitare, a stridere, come se dentro di me non ci fosse l’habitat a loro congeniale. Se ne vogliono ritornare da dove sono venute, per essere altro da me, per ritornare energia inafferrabile, per fluttuare nel cosmo e raggiungere la dimora dell’infinità intergalattica. Parole che si possono dilatare o condensare a dismisura. Parole alla ricerca di altri habitat, di altre anime.
-Che cos’è l’anima?
-L’ anima è il nostro cervello, ha risposto la scienziata Margherita Hack.
Le parole entrano ed escono dal nostro cervello, dunque le parole sono anima - dico io - ed è come rincorrere il quesito se sia nato prima l’uovo o la gallina.
Mentre traccio con la biro i segni convenzionali delle lettere di cui si compongono mi sento indotta alla simpatia o antipatia. Le considero belle o brutte a prescindere dal loro etimo.
Per alcune provo empatia: siamo in sintonia, al di là di ogni attribuzione linguistica codificata.
Fra loro, ce ne sono di una potenza seducente irresistibile: sono parole nate per me. Entrano in me per essere me. Si fondono con i miei pensieri. Sono certa di questa affinità, avendo riscontrato che altre, pur entrando, subito cominciano a scalpitare, a stridere, come se dentro di me non ci fosse l’habitat a loro congeniale. Se ne vogliono ritornare da dove sono venute, per essere altro da me, per ritornare energia inafferrabile, per fluttuare nel cosmo e raggiungere la dimora dell’infinità intergalattica. Parole che si possono dilatare o condensare a dismisura. Parole alla ricerca di altri habitat, di altre anime.
-Che cos’è l’anima?
-L’ anima è il nostro cervello, ha risposto la scienziata Margherita Hack.
Le parole entrano ed escono dal nostro cervello, dunque le parole sono anima - dico io - ed è come rincorrere il quesito se sia nato prima l’uovo o la gallina.
venerdì 22 gennaio 2010
giovedì 21 gennaio 2010
A Gianna
lunedì 18 gennaio 2010
domenica 17 gennaio 2010
La mia risposta è no!
Al mio amico Claudio che non vuole più apparire come sostenitore e che mi ha chiesto di togliere la sua foto, rispondo che la posso solo sostituire con una qualsiasi immagine ( per rispetto della sua volontà ), perché per me un sostenitore è per sempre, come l'amicizia.
Un bell' abbraccio.
martedì 5 gennaio 2010
Le Voyage- da Les fleurs du Mal
Frammento di Le Voyage di Baudelaire
..Mais les vrais voyageurs sont ceux-là seuls qui partent
Pour partir ; cœurs légers, semblables aux ballons,
Et sans savoir pourquoi, disent toujours :
Allons !
Ceux-là, dont les désirs ont la forme des nues,
Et qui rêvent, ainsi qu’un conscrit le canon,
De vastes voluptés, changeantes, inconnues,
Et dont l’esprit humain n’a jamais su le nom !
Traduco a braccio e che il Poeta mi perdoni:
..Ma i veri viaggiatori sono coloro i soli che partono
Per partire; cuori leggeri, come palloncini, coloro che
dalla fatalità mai si scostano
E, senza sapere perché, dicono sempre:
andiamo!
Quelli i cui desideri hanno la forma delle nuvole
E che sognano, così come un cannone coscritto,
di vaste voluttà, mutevoli, sconosciute,
e di cui lo spirito umano non ha mai saputo il nome!
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