domenica 28 ottobre 2012

Tanto per dire 5°




Se sapessi  collegare i link con quel “Qui” che trovo e invidio moltissimo nei blog amici, lo farei oggi che mi va di segnalare un articolo di Michele Zanetti  ( http://www.michelezanetti.it/drupal/node/352 -del  giorno 26 u.s. ) dal titolo “Fascisti, tagli e parchi nazionali”
Procedo alla mia maniera ricopiandolo per esteso.
-Vorrei aggiungere riguardo ai giornalisti della carta stampata, televisivi, ecc. che ho la stessa sua  impressione , anzi  intima certezza che siano tutti imbavagliati dai datori di lavoro e che non valga più la pena di ascoltarli. Per ora abbiamo i notiziari web… finché dura!
Naturalmente concordo con le osservazioni e quanto espresso nel testo qui di seguito:

Fascisti, tagli e parchi nazionali
Da Michele Zanetti


A me piace scrivere storie d’amore, anche se gli amici mi ricordano sempre che la mia letteratura è … “modesta”. Mi piace perché scrivere ha un effetto liberatorio, mi consente di sognare e di vivere in una dimensione migliore e meno angosciante. E tuttavia la quotidianità è spesso difficile da metabolizzare, anche se ci si corazza, come sto tentando di fare io.
Scrivo perché stamattina, 24 ottobre, ascoltavo un noto giornalista, direttore di Rai News-24, commentare la rassegna stampa. Come suole fare un buon giornalista, costui parlava, parlava e parlava di aria fritta e delle solite, tristissime cose riprese da ogni quotidiano in modo quasi del tutto uguale. Poi, per lo spazio di circa tre secondi (tre, forse quattro, potrei sbagliarmi) ecco comparire il Manifesto con un titolo singolare in prima pagina: “Server dello Stato”. Ed ecco Mineo accennare in tutta fretta al contenuto, prima di rituffarsi nella contesa Renzi-Bersani, nell’affare Finmeccanica e nella legge salva-Sallusti. Gli Hacker di hanno violato il sito e dai documenti prelevati emerge che “le questure italiane svolgono indagini soltanto a carico di esponenti dell’autonomia, dei No-Tav e degli ambientalisti, intercettandoli telefonicamente e schedandoli”: questa la trascurabile notizia. I fascisti (quelli che assaltano le scuole della capitale) sembrano invece letteralmente ignorati.
Ecco, questa è una cosa che mi fa dimenticare le storie d’amore e che mi convince una volta di più che i giornalisti dei grandi quotidiani e della TV nazionale sono dei “biascica-parole” senza arte né parte, per non dire dei dipendenti di qualche centro di potere espresso dal sistema e parte integrante di quest’ultimo (per libertà di stampa l’Italia si colloca al 61° posto della graduatoria mondiale!).
Ebbene sì, cari Amici ambientalisti, voi, noi, siamo degli eversori. Eversori pericolosi, da tenere sotto controllo costante, da pedinare sul web, da sbirciare per strada, al bar, a teatro, in biblioteca. Mancano, per il momento, soltanto i “droni” assassini dell’Impero. Perché noi, con i ragazzi dei Centri Sociali e con quelli che si oppongono ad un’opera inutile, costosissima e dannosa come la TAV, siamo la vera minaccia per la democrazia. Siamo cioè i soli ad opporsi ai grandi affari con tanto di tangente inclusa e al consumo dissennato e irreversibile del territorio.
La cosa è gravissima, ma non stupisce, perché l’Italia, del fascismo, non ci si é mai liberata. Perché questo tumore continua a produrre metastasi negli organi dello stato e a indebolire la democrazia, da settant’anni a questa parte. Il tutto con il silenzio-assenso o la connivenza di un apparato politico sempre più corrotto e impresentabile.
Tutto questo comunque mi ha indotto ad altri collegamenti concettuali. Mi ha indotto a pensare al governo precedente (il più disgraziato della storia della Repubblica in quanto espresso da un’alleanza tra fascisti, ex-socialisti e leghisti) e a quello attuale (più presentabile certo, ma ugualmente indigesto alla democrazia in quanto formato da banchieri cattolici). E mi ha riportato alla mente gli scellerati tagli alla scuola e alla cultura, l’affondamento delle istituzioni, il rafforzamento dell’apparato fascista annidato nel cuore dello stato (come ben dimostra il prefetto di Napoli nella sua intollerabile e vergognosa reprimenda verso un prete che denunciava l’inquinamento criminale e l’oggettiva inerzia delle autorità preposte). Insomma tutto ciò che sta minando drammaticamente il futuro di questa nazione.
A questo punto però ho chiuso il cerchio e l’ho fatto pensando all’affondamento dei Parchi Nazionali decretato dal governo dei banchieri con i suoi ottusi e unilaterali tagli di “risanamento”. E il cerchio mi è parso vagamente infernale: un autentico girone dell’inferno dantesco.
Ecco perché, cari Lettori, ho concluso che tacere sarebbe stato da complici ed ecco perché ho deciso di scrivere e di chiedervi di non dimenticare queste cose, quando dovrete esercitare il vostro diritto più nobile: scegliere chi ci governa.
Per oggi va già meglio; ed è pure una splendida giornata pre-autunnale.
Ma già mi assale subdolo un incubo: come sarà domani?

URL di origine: http://www.michelezanetti.it/drupal/node


martedì 23 ottobre 2012

Andar per librerie




 Caro Nicola,

ho sempre provato una forte emozione nell’acquisto di un libro. Come ho già detto altrove avevo timore di entrare in libreria. La sola libreria per me raggiungibile era quella del Corso, nella via centrale dei negozi e del passeggio della città di Adria.  Una cittadina di antica tradizione mercantile e culturale, con il teatro dell’opera e il conservatorio musicale oltre a tutti gli istituti di istruzione secondaria, almeno per come era negli anni sessanta.  Io vi ho vissuto due anni  ospite dell’educandato delle madri canossiane, dato che il mio paese  distava  quarantacinque chilometri e non vi erano automezzi per raggiungere la scuola in orario.  Il Corso era espressione della borghesia adriese. I negozi erano rivestiti di scaffalature  di pregio nei palazzi del diciottesimo secolo. Sentivo tutto il sussiego della città. I commercianti, i professionisti avevano un comportamento consapevole di quel carattere. Il giorno che entrai con i risparmi di parecchie rinunce non avevo ben chiara la lettura che avrei voluto fare. Chiesi un libro ben scritto! Il libraio mi rispose che erano tutti ben scritti poiché erano passati dalle case editrici. Non mi aiutò, anche se oggi saprei ribattere che lui era troppo fiducioso e troppo smanioso di difendere la mercanzia. Mi guardai attorno e scelsi un volume dalla copertina di un verde smeraldo favoloso: “Il ponte di Cristallo”. Dunque il mio primo acquisto ha avuto per autore una donna e sono veramente felice di questa coincidenza.  Ho fatto questa premessa per dire che oggi sono molto smaliziata presso le librerie. Vado direttamente alla postazione info e chiedo citando la casa editrice, l’autore e il titolo. Così è stato anche stamane alla Feltrinelli. Che aveva “Quattro soli a motore” ancora in magazzino! Quando menzionai la Neo. Edizioni, l’addetto mi disse che no, non l’avevano. Mi meravigliai e affermai che il libro dovrebbe essere arrivato da qualche giorno. Allora cominciò a digitare e vide che era depositato in magazzino e si precipitò a prelevarlo. Ritornò  con due copie fra le mani. Lì per lì decisi di prenderle entrambe e mi avviai alla cassa. Strada facendo pensai che dovevo informarmi di cosa avrebbero esposto. Ritornai presso la postazione info e chiesi quante copie giacevano in magazzino.  Nessuna!  -rivelò- Allora replicai che ne lasciavo una per esporla. Non volle perché-disse- inviava subito un nuovo ordine. Oh, bene! Mi raccomando -diss’ io- perché questo romanzo andrà a ruba!
Tutto questo ho raccontato perché il mio rapporto con i librai è maturato molto. L’emozione, però, è sempre quella: mista di curiosità, piacere di conoscere una nuova storia e entrare in empatia con l’autore.
In questo caso l’empatia precede l’opera, ed è ancora più bello ed emozionante.
Incomincerò la lettura fra pochi minuti.
Ciao Zio Scriba, scriverò presto le mie impressioni sul tuo neonato romanzo.

Un abbraccio
Nou

venerdì 19 ottobre 2012

Da oggi in libreria "Quattro soli a motore" romanzo di Nicola Pezzoli



Congratulazioni

 e

 in bocca al lupo all'Autore 

alias Zio Scriba

 caro amico blogger 

per un gran successo di vendite e critica

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giovedì 18 ottobre 2012

Pier Paolo Pasolini- Post da non perdere di Matteo Tassinari


L'autore di questo blog si onora di segnalare l'articolo di Matteo Tassinari su Notti Notturne-blog
http://mattax-mattax.blogspot.it/2012/10/pier-paolo-pasolini.html#links

giovedì 11 ottobre 2012

Natura e Arte



Quando ho visto questa foto:






Mi sono ricordata di questo dipinto: