Il metro come unità di misura di lunghezza, ma soprattutto come metro di giudizio sulle cose in senso traslato, mi ha spinta a ricercare su questo argomento. In verità, la cosa parte da più lontano e precisamente da un paio di lezioni di introduzione alla filosofia del computo che, stupidamente, non ho proseguito a frequentare, e che rimane come curiosità nel taccuino degli appuntamenti mancati. (Nounourse)
Testo estratto da: http://www.appennino.unibo.it/CastelSanPietro/Lavori/metro/gnobili_metro.pdf
A L C U N E R I F L E S S I O N I S T O R I C O - S C I E N T I F I C H E .
Una ricerca sul metro ci porta molto lontano nel tempo, fino ai filosofi del mondo greco e
particolarmente a Protagora (481 - 411 a.C.) quando affermava che "l'uomo è misura di ogni cosa"
(idea poi ripresa in ambito rinascimentale). Infatti tale frase può anche essere interpretata come la
constatazione del fatto che venissero utilizzate come unità di misura parti del corpo umano; ad esempio:
braccio, piede, palmo, pollice, ecc...(termini che sono rimasti ancora in uso anche in certi ambiti
moderni, come le grandezze degli schermi delle televisioni e dei monitor dei computer che vengono
ancora espresse in pollici, a sua volta definiti dal sistema metrico anglosassone). Si sono ritrovati dei
campioni di misura egiziani, detti cubiti reali e adottati già nel 3000 a.C., che corrispondono alla
lunghezza di un braccio dal gomito alla punta delle dita tese. Inoltre non bisogna dimenticare le
implicazioni sociali della scelta di unità di misura antropomorfiche e quindi soggettive (non tutti i piedi
hanno la stessa lunghezza!); infatti le problematiche metrologiche si occupano anche di comprendere in
quali condizioni sociali il concetto di "giusta misura" assurge a simbolo di onestà in generale, in che
modo si siano venute formando le competenze del potere dello stato relativamente al controllo delle
misure e quali conflitti si siano manifestati intorno a queste competenze, quali siano le condizioni
sociali indispensabili per introdurre l'unificazione metrologica...che trova proprio il suo culmine con la
creazione del metro.
La misurazione dello spazio si rivelò necessaria quando i contadini cominciarono a dividersi la
proprietà dei campi e ciascuno voleva essere sicuro di ricevere la terra a cui aveva diritto; nacque così
l'esigenza di creare delle unità di misura standard. Esse si basavano ancora sulle dimensioni del corpo
umano, ma venivano fissate con riferimento ad una persona particolare, di solito il re o l'imperatore, ed
erano poi riportate su campioni rudimentali di cui si facevano numerose copie perché tutti ne potessero
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usufruire e ci fosse una certa unitarietà metrologica (almeno all'interno della stessa nazione o anche solo
della stessa regione).
Ad esempio, all'epoca dei Romani, l'unità di misura di riferimento era il piede romano, lungo
296 mm. e suddiviso in 12 pollici, la cui lunghezza avrebbe dovuto corrispondere a quella del piede
dell'imperatore Vespasiano (sulla cui esattezza esistevano tuttavia diversità d'opinioni che nascevano
dalla diversità dei monumenti dai quali si ricavava l'estensione); in epoca feudale, quando coesistevano
sovranità diverse, come il Comune, il signore, la Chiesa e il re o imperatore, coesistevano anche misure
diverse, ognuna valida nel proprio ambito. Durante il 1600/1700 invece fu preso come elemento di
riferimento il piede del re di Francia o piede di Parigi, di cui si posseggono ancora alcuni campioni
originali (all'Osservatorio Ximeniano di Firenze ne esiste uno datato 1702) , che misurava 324 mm.
Solo più tardi, le diverse sovranità metrologiche furono superate tramite il concetto di Stato e la
Rivoluzione Francese giocò un ruolo determinante in questo senso. Nel mondo scientifico e in
particolare nell'ambito della fisica sperimentale, l'esigenza di uniformare le unità di misura era dettata
dalla difficoltà da parte degli scienziati di riprodurre gli apparati realizzati da altri che avevano in
adozione unità di misura diverse, pur potendo mantenere inalterate le proporzioni; infatti già Christiaan
Huygens (1629-1695) aveva proposto come unità di riferimento la lunghezza del pendolo che batte il
secondo (ma, ahimè, insostenibile a causa della variazione del periodo sia con la temperatura che con la
latitudine!). Un'altra esigenza sempre del mondo accademico era quella di uniformare anche il sistema
di multipli e sottomultipli e la base in cui contarli ; infatti già nel 1400/1500 si ha notizia di alcuni
matematici, quali il Regiomontano (1436-1476) e lo Snellius (1581-1626), che utilizzavano il sistema
decimale per "comodità e vantaggio nel conteggiare", mentre nell'uso pratico le suddivisioni erano
operate sia in base 8, che 12 ed anche 20 ed infine esistevano anche sistemi misti: una vera "babele"! In
questa situazione abbastanza complessa, si può comprendere come fosse necessario un nuovo ed
universale sistema di misure, pur dovendo superare le suscettibilità nazionali e le consuetudini secolari;
solamente una misura che fosse insita nella natura stessa avrebbe potuto avere speranza di successo!
Infatti la Rivoluzione Francese sancì la nascita del metro come la 40 milionesima parte del meridiano
terrestre e il campione di riferimento, realizzato ora in una lega di platino-iridio, è conservato presso il
Museo dei Pesi e delle Misure di Sévres, presso Parigi. Tuttavia tale campione è diventato al giorno
d'oggi solo una misura puramente convenzionale, in quanto una rimisurazione accurata del meridiano
terrestre ha apportato ad esso delle correzioni e non è esattamente 40.000.000 metri come si riteneva
alla fine del 1700! Ora dipende dalla velocità della luce (cioè lo spazio corrisponde al tempo che la luce
impiega a percorrerlo) e ciò è un fatto veramente curioso: anche le antiche meridiane misuravano il
tempo in base allo spazio percorso dalla punta dello gnomone o indicato da una "bolla" di luce (es.:
meridiana solare di S. Petronio di Bologna)...che sia proprio vero che "non c'è nulla di nuovo sotto il
sole"? che l'unificazione di spazio e tempo sia sempre stata sotto i nostri occhi?
Cara Nou questo post lo trovo molti interessante, quante cose ci stai spiegando, di questo ti ringrazio di cuore, buona serata.
RispondiEliminaTomaso
Buona serata anche a te e a tuo fratello Tiziano, caro Tomaso. Sono in ritardo nella risposta ai vostri precedenti commenti, a presto. Un abbraccio!
RispondiEliminaciao Nou interessante la domanda posta sui cambiamenti del sole, difficile è la risposta, per il momento continuiamo ad ammirarlo com'è,
RispondiEliminaun caro saluto e buon weekend.
Tiziano
Ciao Tiziano, sono in accordo con te. Buona serata e buon weekend. a presto
RispondiEliminaCiao Nou
Excursus veramente significativo ed interessante.
RispondiEliminaVeramente interessante: fa riflettere !
RispondiEliminaMi limito a dire che ho imparato moltissimo da questa "lezione" e ti ringrazio molto cara Nounours.
RispondiEliminaNou, mamma mia quanto mi hai fatto rispolverare e imparare ancora sul metro...
RispondiEliminaComplimenti!
Lieta domenica!
Molto interessante; saluti a presto.
RispondiEliminaNon c'entra mica tanto col tuo post.
RispondiEliminaMa sono troppo felice e stasera debbo brindare con tutti i miei amici blog.
Alla salute Nou, l'incubo è finito e domani è nun altro giorno.
Un abbraccio pieno di gioia !!!!!!!!!!!!!!!!!!
@Adriano
RispondiElimina@Grazia
@Aldo
@Gianna
@Cavaliere oscuro del web
@Speradisole
@agli amici tutti
Pare che ci stiamo avviando a vivere più giuste misure con il nuovo governo e per questo mi unisco a Speradisole e a tutti voi in un bel brindisi e un evviva:))
Un abbraccio
Nou
Oggi è gran giorno, un giorno che comincia la ricostruzione, con pazienza e senza troppe illusioni. Buongiorno Italia.
RispondiEliminaSiccome è materia a me sconosciuta e sostanzialmente indigesta, ti dico solo: cribbio, mi è venuto un gran mal di testa! ;-)
RispondiElimina@Antonio: senza troppe illusioni e con la pazienza di aspettare. La pazienza di aspettare non è costantemente nella mia indole, ma questa volta è necessario. Per la mia indole avrei mandato a remengo Bce, Spread e quant'altro e sarei andata in default, costi quel che costi; Inoltre avrei fatto il gesto dell'ombrello ai giocherelloni della finanza,alla culona, al signor Carlà, a quel bel giovanotto abbronzato e al nostro cainano pure, con tutte le sue ville, aziende varie e a tutto l'ambaradam variegato che ci va dietro. Tanto quello che ho io da perdere in fondo è la vita, nel senso che potrei aver bisogno di sostegno sanitario data la mia età, e potrei morire per...default. Però, data la situazione, va bene così e prepariamoci a conservare al meglio la nostra salute, ne avremo comunque bisogno!
RispondiEliminaBacioni :)
@Luigi: se ci pensi a come la gente s'è data da fare, s'è inimicata, s'è accoltellata per un metro in più o in meno e per come ne è nata della giurisprudenza sul tema, allora...se ne potrebbe pure pensare e scrivere con ironia per sdrammatizzare. E poi con le misure sono stati concepiti canoni di bellezza per l'architettura e per le forme plastiche...dai!,non farti venire il mal di testa :))
RispondiElimina...o forse è il nuovo governo che mette un cerchio alla testa? Sinceramente io non vorrei mai più tornare indietro con l'ansia del baratro pronto per noi, ma ho un residuo d'ansia rispetto all'equità dei provvedimenti che verranno presi. Vorrei vederla in pratica la svolta che promette un futuro in risalita. Spero presto.
Un abbraccio
Nou
Mi è passato il mal di testa! ;-)
RispondiEliminaNou, quante cose che ho appreso questa mattina
RispondiEliminagrazie signora bella
Ma ritornerò a rileggermelo sta certa ma con più calma.
Un bacione e un caro buona giornataq! ciao
Post interessante, c'è sempre da imparare e non basta una sola vita..mi unisco al brindisi un pò in ritardo, c'è un lungo cammino da fare, fatica e rinunce, ma pian piano ci risolleveremo.Un caro saluto.
RispondiElimina@Rosy
RispondiEliminaCiao carissima Rosy, anch'io amo rileggere i post degli amici blogger. Se nella prima posso essere colpita emotivamente, nella seconda mi gusto con calma i testi. Qualche volta permango, purtroppo, alla mia prima impressione perché, quando gli argomenti sono troppo elevati per la mia conoscenza culturale, non c'è ripetizione che tenga! Però qualcosa imparo sempre :) Un bacione! Nou.
@Riri
Non basta una sola vita per inoltrarci nelle tante cose belle da conoscere e sapere. Per quanto riguarda la situazione del Paese, penso che sarà sempre meglio di prima e in questo mi associo al tuo fiducioso ottimismo.
Sono passata dal vostro condominio, mi sembra di capire che vi siano diversi partecipanti. Ci sono tante storie da raccontare sulla vita condominiale, a volte ho pensato che è una bella prospettiva. Però sembra, come per la politica, che non si abbia voglia di rimestare più di tanto e che si tenda a soprassedere, soprattutto sulle riunioni condominiali ;)
A presto
Un abbraccio
Nou