lunedì 14 ottobre 2013

Ragionare... dipende dalla prospettiva

foto da web



Ho trovato gli appunti di una lezione di filosofia, di quando mi pareva di poterci capire qualcosa, in realtà era l’insegnante che ci capiva così bene da riuscire a darmi l’illusione di poterci arrivare.
               
 ***
Un mio aforisma:
“Una lezione di filosofia non si può riassumere: si può solo ampliare!”


Sullo studio della filosofia è molto importante conoscere i significati dei termini. La filosofia, al pari della matematica, è una scienza esatta retta da regole e procedimenti  basati sul ragionamento logico. Non si può affermare e negare la stessa tesi nel medesimo ragionamento: si cadrebbe in contraddizione.
Il ragionamento in filosofia  si svolge attraverso la dialettica o arte del ragionare che comprende tre fasi:

Tesi   o affermazione

Antitesi o negazione dell’affermazione

Sintesi o il nuovo che si determinerà dallo scontro dialettico.

La dialettica, secondo Platone, è la filosofia che ha per fine la ricerca del Vero. 
Contemporanei di Platone furono i Sofisti , i quali non credendo che la Verità si potesse affermare attraverso la dialettica (questi sostenevano che si può affermare tutto e il contrario di tutto, in quanto la vera verità non si poteva dimostrare), usavano la forma dialogica a fini utilitaristici confutando le tesi attraverso la retorica, una forma di eloquenza a dimostrazione di infinite verità che esulavano dalla ricerca del vero perché giusto, ma a dimostrazione del vero retto dalla non  possibilità di provarne la falsità, quindi la non verità, quindi l’ingiustizia. Questo uso della dialettica venne definita retorica, praticata particolarmente nei tribunali venne chiamata eristica.
Per Hegel, l’antitesi non sempre è la negazione della tesi e quindi la sua contrapposizione. Dato che la negazione determina l’affermazione e di conseguenza il negare non porta ad un annullamento, bensì a un rafforzamento della tesi stessa.
La sintesi, per Hegel, è il superamento che toglie l’opposizione tra i due livelli speculativi. In ultima analisi: non sempre  la sintesi è il risultato di uno scontro dialettico, ma può essere la comprensione di determinazioni apparentemente in opposizione fra loro, in quanto le une non potrebbero sussistere senza le altre.

In questa lezione è citata Emily Dickinson che seppe esprimere un raffinato pensiero filosofico sulla natura e la vita attraverso la sua poetica.

L’Eternità
di Emily Dickinson

Come se il mare separandosi
Svelasse un altro mare,
questo un altro, ed i tre
solo il presagio fossero
d’un infinito di mari
non visitati da riva-
questo è l’eternità.


Curiosità: Si dice che i testi attribuiti a R. W. Emerson siano stati scritti da E. Dickinson.


Citazione: “Noi non sappiamo che cosa significano le parole più semplici, tranne quando amiamo e desideriamo”  (Ralph Waldo Emerson)

16 commenti:

  1. Leggendo questi versi cara Nou, tu auguro una buona serata.
    Tomaso

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    1. Quando leggevo questa poesia mi immaginavo sempre la vastità del mare in superficie, poi, da poco tempo, immagino il mare nella sua profondità e provo a pensare a quanti mari siano avvolti e possano essere svelati gli uni sugli altri e vedo un placido e ininterrotto riaffaciarsi . E' una visione che toglie il fiato.
      Buona giornata caro Tomaso :)

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  2. Arrivo a dire soltanto che la citazione finale è verissima, è proprio così.
    Un caro saluto,
    aldo.

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    1. L'asserzione attribuita a E.R. Emerson è più inerente allo stile della grande poetessa che non alla sensibilità di un uomo, per questo e per altri testi è nato il dubbio sull'autenticità dell'autore, sono notizie che sono circolate nell'ambiente scolastico, io le ho recepite con il beneficio del dubbio.
      Quando amiamo veramente e desideriamo veramente, molte sovrastrutture cadono e troviamo dentro di noi il senso delle parole più naturali da dire perché vengono dal cuore...forse. Io almeno interpreto così.
      Un caro saluto e un abbraccio a te Aldo :)

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  3. Bravissima Nou: con te forse potrei ritornare a amare la filosofia!

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    1. Tu sei bravissima Grazia con i tuoi impareggiabili testi sull'arte. Io ho avuto la fortuna di incontrare due bravissimi insegnanti rispettivamente di filosofia e letteratura che, poichè loro amavano la loro materia di insegnamento, hanno trasmesso la bellezza e l'amore per esse, così come fai tu per la pittura e la storia dell'arte. Siete persone speciali.
      Un abbraccio
      :)

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  4. Caspita, che bella lezione di filosofia, Nou.

    Bacione.

    Ti invito sul mio blog principale...

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    1. Ciao Gianna :)
      Ho frequentato una scuola che aveva un bravissimo insegnante, come ho già spiegato sopra e ho postato dei miei appunti di una bellissima lezione.
      A presto e grazie dell'invito, sinceramente non so quale sia il tuo blog principale, ma cercherò :)
      Un abbraccio
      Nou

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  5. Io sono già confusa di mio Nou e adesso mi sono persa nel mare della Dickinson ...... (((((
    Ma .... lo sai si che i nostri Politici di tesi e antitesi e sintesi ne hanno fatto Politica?
    Sì sì ..... e continuano, continuano .......

    Un bacio Nou .......

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    1. Il mare della Dickinson è un mare stupendo in cui vale la pena di perdersi.

      I nostri politici sono il degrado del sofismo, lo hanno così volgarizzato che sarebbe buona cosa cancellarlo dalla nostra vita e per essere ancor più chiara: sono la feccia di quel voler dimostrare i loro punti di vista o prospettive di governo politico a loro consumo e interesse. Quando finirà? mi chiedo sempre e "mai" è la risposta che mi do anche se non riesco a rassegnarmi a questa realtà.
      Bacioni Elisena :)

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  6. Ciao Nou,
    amo la filosofia ma non tutti i filosofi.
    Non so se è una scienza esatta ma in ogni caso cimentarsi co il ragionamento va sempre bene: le istanze critiche del pensiero sono la vera essenza dell'essere umano.
    Bella e profonda la poesia che hai citato e che non conoscevo: grazie!

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    1. Cimentarsi con il ragionamente è una grande risorsa sociale e personale, sotto il profilo psicologico. Si può mettere un po' d'ordine nei pensieri, così che siano basati sul ragionamento e non sulle pulsioni emotive, o solo sull'emotività e l'impulsività. Il ragionamento su basi filosofiche rientra nei paletti della dialettica così che possiamo capirci gli uni e gli altri in base al significato delle parole e dei concetti condivisi e da condividere un domani. Questo post, come ho già detto, raccoglie solo degli appunti ed è possibile che io abbia travisato qualcosa o che non sia riuscita ad esprimermi bene su qualche passaggio.
      Ciao Nina, grazie a te.
      Un abbraccio
      Nou

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    2. Che bello questo post, l'ho letto soffermandomi parecchie volte.
      Per riflettere e tirare fuori un pensiero..ma sai che non mi viene da dire?
      La stessa cosa che ha detto Aldo.
      Grazie per la condivione..ma comunque, a me piace la filosofia ho letto anche qualche classico, ma confesso che non l'ho mai finito..Un abbraccio e notte serena.

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    3. Cara Rosy,
      i pensieri hanno bisogno di tempo e di cura dentro di noi, soprattutto devono sentirsi liberi nel loro percorso.
      Qualche testo filosofico, l'ho letto anch'io, soprattutto un paio di testi antologici. Non so cosa ci abbia capito, spero che qualcosa di buono mi sia rimasto. Incominciai con la lettura della Storia della filosofia occidentale di Bertrand Russell, circa 40 anni fa, forse più, e devo ammettere che sono i testi (due volumi) che più riesco a reggere fino ad oggi :)
      Un abbraccio
      Nou

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  7. Ultimamente leggo tante frasi filosofiche e tutte molto attuali.
    Saluti a presto.

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