E’ così per me: anche le parole hanno un corpo, un’anima e addirittura una personalità.
Mentre le penso, nella mia mente si forma l’immagine del loro significato. Talora sono evocazione di gioia, di
Mentre le penso, nella mia mente si forma l’immagine del loro significato. Talora sono evocazione di gioia, di
serenità, spesso di dolore o amarezza. Sentimenti tra loro contrastanti.
Mentre traccio con la biro i segni convenzionali delle lettere di cui si compongono mi sento indotta alla simpatia o antipatia. Le considero belle o brutte a prescindere dal loro etimo.
Per alcune provo empatia: siamo in sintonia, al di là di ogni attribuzione linguistica codificata.
Fra loro, ce ne sono di una potenza seducente irresistibile: sono parole nate per me. Entrano in me per essere me. Si fondono con i miei pensieri. Sono certa di questa affinità, avendo riscontrato che altre, pur entrando, subito cominciano a scalpitare, a stridere, come se dentro di me non ci fosse l’habitat a loro congeniale. Se ne vogliono ritornare da dove sono venute, per essere altro da me, per ritornare energia inafferrabile, per fluttuare nel cosmo e raggiungere la dimora dell’infinità intergalattica. Parole che si possono dilatare o condensare a dismisura. Parole alla ricerca di altri habitat, di altre anime.
-Che cos’è l’anima?
-L’ anima è il nostro cervello, ha risposto la scienziata Margherita Hack.
Le parole entrano ed escono dal nostro cervello, dunque le parole sono anima - dico io - ed è come rincorrere il quesito se sia nato prima l’uovo o la gallina.
Mentre traccio con la biro i segni convenzionali delle lettere di cui si compongono mi sento indotta alla simpatia o antipatia. Le considero belle o brutte a prescindere dal loro etimo.
Per alcune provo empatia: siamo in sintonia, al di là di ogni attribuzione linguistica codificata.
Fra loro, ce ne sono di una potenza seducente irresistibile: sono parole nate per me. Entrano in me per essere me. Si fondono con i miei pensieri. Sono certa di questa affinità, avendo riscontrato che altre, pur entrando, subito cominciano a scalpitare, a stridere, come se dentro di me non ci fosse l’habitat a loro congeniale. Se ne vogliono ritornare da dove sono venute, per essere altro da me, per ritornare energia inafferrabile, per fluttuare nel cosmo e raggiungere la dimora dell’infinità intergalattica. Parole che si possono dilatare o condensare a dismisura. Parole alla ricerca di altri habitat, di altre anime.
-Che cos’è l’anima?
-L’ anima è il nostro cervello, ha risposto la scienziata Margherita Hack.
Le parole entrano ed escono dal nostro cervello, dunque le parole sono anima - dico io - ed è come rincorrere il quesito se sia nato prima l’uovo o la gallina.
Ci sono parole per me che, per quello che contano, vorrei avessero un corpo per abbracciarle e tenermele strette.
RispondiEliminaForse sono un po' egoista.
Non egoista, anzi! Se le ami così tanto sono già dentro di te e non temere perché l'amore è il loro corpo spirituale.
RispondiEliminaGrazie di essere passato.
Bacioni!