martedì 11 maggio 2021

Silenzio pomeridiano, chi riposa, chi guarda la tivù. Mi ritiro in giardino: il tempo è bello! Sistemo una sedia reclinabile e allungo le gambe su una poltroncina da esterno. Ho scelto uno spiazzo fra il ciliegio e la casa, lui ha la chioma tenera e folta di un verde brillante, lei con i grigi contorni di vecchia casa e le tre grondaie scure nel bordo degli spioventi. Sopra regna l'azzurro del cielo e lo svolazzare di due nuvolette bianche. Fanno una danza, un valzer lento e volteggiando escono di scena dietro il ciliegio. Nello stagno le rane gracidano e sembrano raccontare il loro vivere. In strada è sopraggiunta una voce di donna molto sonora e le rane ora tacciono, sembrano ascoltare. Forse stanno valutando la situazione e se questa voce sia un pericolo per loro. Sono pronte ad inabissarsi fra la vegetazione acquatica se la donna si avvicina. Ma la donna passa oltre e la voce giunge sempre più flebile. Chiudo gli occhi per trattenere tutto quel cielo azzurro sopra di me. Sotto le palpebre l'azzurro diventa vermiglio, poi arancione, colore del fuoco e dell'amore. Vivo una profonda sensazione di pace dell'animo quasi da non credere. Mi chiedo se ci sono ancora e per prova mi sfioro il contorno degli occhi, delle labbra. Ci sono ancora. Anche le rane. Il rombo di un aereo copre la quiete. La siesta è finita. Le rane tacciono. Nou

12 commenti:

  1. Ma che meraviglia l'immagine di questo pomeriggio che ci regali.
    Adoro gli stagni, le ninfee e la pace che sa regalare un luogo così.
    Ti abbraccio fortissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono momenti, rari momenti molto preziosi.
      Un abbraccio grande, ciao Mariella💞

      Elimina
  2. Bel racconto, sereno che infonde serenità tant'è vero che all'ultima riga mi sono addormentato. Ciao Nou un giorno verremo a trovarti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dormi bene Paolo. Dormire bene fa anche sentire bene. Anche il fare progetti... Chissà mai? Io sono una stanziale, ma non è detto che ci si possa un giorno incontrare...
      Come ho scritto per Mariella: sono momenti! E aggiungo che sono bei momenti!
      Un abbraccio 😊

      Elimina
  3. Ciao Daniele!
    Sento molto l'ambiente che mi circonda. Sono nata in un ambiente molto simile a questo in cui vivo dal 2012. Qui è molto più rigoglioso di vegetazione in zona precollinare, ma comunque vicino a un fiume che, per me, nata presso un ramo del Po del Delta padano, mi sembra un piccolo canale. Nonostante questo trasferisce un microclima di sentori ovattati e un sottofondo di lento scorrimento delle acque. È riposante. Manca la salsedine, l'aria salsa del mare che ci rendeva frizzanti e un po' ribelli. Tutto non si può mai avere, la vita è imperfezione. Per questo forse è bella e mi sento grata di sentirla così piena e importante, da pensare, visto le tante difficoltà esistenziali percorse e che oggi le sento lontane, di essere già una trapassato, e mi pizzico per capire se ci sono ancora😊🤗
    Un abbraccio
    Nou

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di bene in meglio, sto post sta diventando una seduta terapeutica.
      Mi piace proprio.

      Elimina
    2. Paolo, sono felice che questo nostro "conversare" procuri un certo benessere, come succedeva nelle serate fra amici "al bar" pochissime in cui magicamente ci si trovava ragazze e ragazzi a raccontarci "cose per ridere". Allora non erano chiacchiere nostalgiche, ché oggi mi pare di riuscire a fare solo quelle, erano le nostre attualissime "stupidere", fatti che ci capitavano davvero per la nostra inesperienza e ingenuità. Bello davvero!
      Abbraccio
      Nou

      Elimina
  4. Bel racconto ed immagine . . . . da questo tuo post
    Fantastica e rilassane la foto in testata del blog
    Un saluto e buona continuazione di mese di maggio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Arwen Elfa. Speriamo che finalmente arrivi la bella stagione e che mandi via il confinamento sociale e non solo.
      Un abbraccio
      Nou

      Elimina
  5. Abbiamo sempre meno opportunità e/o capacità di stare da soli in pace con noi stessi, di dimenticare tutto, anche chi siamo o crediamo di essere; e anche quando ci dedichiamo momenti di questo genere, basta molto poco per riportarci alla realtà, il gracidio delle rane, la voce melodiosa di una donna in lontananza, poi sopraggiunge un aereo … e l’incanto scompare. Mi hai ricordato quanto sia importante catturare attimi di pace.
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La nostra epoca ha troppe sollecitazioni innaturali...
      Un abbraccio, Garbo. Ciao

      Elimina