sabato 26 dicembre 2020

Il testo copiato verrà automaticamente visualizzato quiPer le feste di Natale ci vorrebbe una fiaba... Un giorno in un treno "trenitalia" salì una vecchina che non viaggiava da tanti, tanti anni e aveva perso l'abitudine di recarsi in stazione. Ora, nella stazione ferroviaria, al posto dei biglietti dietro lo sportello c'erano delle macchine, una specie di cassettoni, che da una fessura prendevano i soldi e da un'altra usciva il biglietto come chi fa la linguaccia, come uno sberleffo. I tabelloni degli Orari e Arrivi-Partenze c'erano ancora ma erano gli stessi di quando lei era giovane e non corrispondevano più a quanto indicato: "trenitalia" transitava dove più gli garbava! Una voce da un altoparlante informava i viaggiatori in attesa su quale binario spostarsi di volta in volta. Non sempre la voce giungeva chiara e comprensibile, ad ogni modo qualcuno che forse era già pratico, come iniziava l'annuncio cominciava a correre giù nel sottopassaggio e poi sù verso il binario designato con il codazzo degli altri dietro, tutti di corsa. Una corsa veloce perché il "trenitalia" sostava per pochi minuti: per lui il tempo era denaro! La vecchina smarrita aveva perso il suo treno perché non aveva capito in tempo di doversi spostare e lì dov'era le possò sotto il naso un "trenitalia" che neppure si fermò! Non c'era nessun ferroviere a cui chiedere spiegazioni così quando vide che tutti correvano capi che se voleva partire doveva correre anche lei. Arrivò dietro a tutti ansimante e qui si imbatté nel "capotreno-trenitalia" e finalmente ebbe una informazione: il biglietto in possesso non serviva a nulla, doveva comprarne un altro più la sopratassa... o così, o scendere!

giovedì 24 dicembre 2020

mercoledì 19 agosto 2020

Ecco tutto!

 Ferragosto

Oggi è cominciata la vera età della nostra vecchiaia. È stato il primo ferragosto da soli, mio marito e io, non dimenticati ma esclusi. Il primo ferragosto del "noi andiamo!" e non del "cosa facciamo?"

Va bene così!

Abbiamo celebrato il nostro primo ferragosto di vecchiaia seduti nel punto più fresco del cortile su una panchina di plastica bianca punterellata 

in profondità dei segni della muffa invernale, senile anch'essa, addossata alla catasta di legna da ardere. Ci siamo deliziato, in una coppetta - di plastica-- il miglior gelato della Marca, posata sopra un piattino da dessert come vassoio corredato di tovagliolino di carta colorato e la paletti a da gelato in acciaio inox: un lusso!

Per un attimo mi è balenata l'idea di immortalare il momento con un selfie subito scartata. 

Sarebbe stato eccessivo! 



giovedì 21 maggio 2020

Citazione

Da "Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares" di F. Pessoa (pag. 41)

"E talmente soave è la sensazione che mi estrania dal debito e dal credito che, se qualcuno mi interpella, rispondo con dolcezza, come se il mio essere fosse vuoto, come se io fossi soltanto la macchina da scrivere che porto con me, portatile di un me stesso aperto. L'interruzione dei miei sogni non mi turba: sono sogni così dolci che continuo a sognarli mentre parlo e rispondo  e converso. "



domenica 17 maggio 2020

martedì 3 marzo 2020

Perché scrivo?

Riflessione

Scrivo per fermare il pensiero e l'emozione di essere viva.
Scrivo per rileggermi e constatare che sono esistita anche quando il tempo è passato, anche se nel rileggermi dubito di essere stata proprio io a costruire quelle frasi, a voler fissare quei pensieri e quelle emozioni. Oggi ho imparato a mettere la data, riferirsi al tempo cronologico aiuta la coscienza di essere stati, e metto anche la firma a fine pagina per dire a me stessa che erano proprio i miei pensieri e le mie emozioni e non avevo trascritto o copiato un momento di vita di un altro.
Scrivo perché la scrittura è lo specchio della mia esistenza nel mio sentire più profondo.
È ciò che conta per non perdersi e svanire nel nulla.

sabato 25 gennaio 2020


Ciao amici! Non sono riuscita a postare qualcosa di più appropriato. Ma ho voluto aggiungere un altro post anche per comunicare che il mio cuore si è giovato della cura farmacologica e mi sento alquanto meglio. Forse avrei fiato per un breve giro di valzer lento 😆
La casa ora è dotata di un nuovo impianto di riscaldamento con un bel calduccio diffuso, finalmente completato.
Un abbraccio a tutti!
Nou