(Foto di P. Benini)
Annotazione-1
I
perché senza risposta
Vorrei
capire perché si perde la fiducia in se stessi. Quale sia la relazione fra
l'essere per se stessi e l'essere per gli altri. C'è un qualcosa che ci può
alienare in questo rapporto, credo sia la paura di non piacere, di essere
rifiutati. Non sono edotta sull'argomento e non sono in grado di dipanare il
dilemma, posso solo riflettere sul sentimento di inadeguatezza provato in prima
persona e da persone amiche che ne sono state a loro volta colpite.
Si
parte con l'attitudine all'ascolto e all'immedesimazione di situazioni di vario
genere che hanno come base il superamento di un'insofferenza, un malessere
emotivo.
Si
crea una rete di aspettative nei rapporti con gli altri, reciproche confidenze
sul come siamo, sul come vorremmo e crediamo di essere, una ricerca di dare e
ricevere aiuto...E poi, non saprei?
Annotazione-2
Gli innamoramenti
Mi innamoro ancora tanto.
Mi innamoro di uno sguardo,
di un sorriso,
di un fiore.
Mi innamoro del vento,
della luce che colora le
cose,
del movimento.
Mi innamoro delle gambe
che spingono la bici,
delle ruote che girano e
vanno.
Mi innamoro del suono,
della voce che vibra una
melodia,
parola o musica che sia.
Mi innamoro degli animali,
esseri perfetti,
angeli!
E mi innamoro di ogni più
piccola e insignificante espressione dell'essere in questa vita. Amo la vita:
mia, degli altri, dell'universo.
Annotazione-3
Uscita pomeridiana
Mi
trovo seduta su una panchina del Parco
Civico. L'aria è leggermente umida e sa di erba.
Un
ragazzo avanza nel vialetto. Palleggia con il pallone con cui ha appena
disputato una partitina con gli amici più in là. Colpisce la palla da una mano
all'altra che tocca terra descrivendo una vu. E' un ragazzo di colore,
riccioluto. Lo guardo perché è bello e ha l'aria gentile. Lui arresta le vu e
le riprende subito dopo avermi oltrepassata. Il vialetto è stretto e lui è
veramente gentile e rispettoso.
I
merli becchettano nell'erba appena rasata. Un bambino cammina a mano della
nonna e con l'altra trattiene una palla colorata più grande di lui. Dietro il
sole sta calando e l'aria rinfrescando.
Cara Nou, trovo bello e interessante il tuo racconto.
RispondiEliminaÈ sempre difficile pensare che ogni cosa vada a buon termine!
Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Grazie delle tue parole. Le cose non corrispondono sempre a ciò che desideriamo, soprattutto la salute, sempre più fragile durante la vecchiaia. Ma non possiamo rinunciare alla capacità di innamorarci del fatto stesso di essere ancora qui e di poterci scambiare un saluto con un sorriso.
RispondiEliminaUn abbraccio :-)
Nou
Carissima,
RispondiEliminache belle parole che hai scritto. In un periodo storico come quello di oggi (così difficile e per molti aspetti insicuro) non possiamo perdere la capacità di andare oltre. I desideri arrivano all'orizzonte, ci chiedeono di aderire ai loro propositi e le persone cercano di seguirle il più possibile selezionando (penso io) ciò che è alla nostra portata e ciò che non riusciamo a realizzare. La delusione è dietro l'angolo ma che si può fare? Conoscere sé stessi secondo me ci aiuta (come dire) a prevenire le "buche" del terreno che ci fermano, a volte ci affossano, per poi ritornare a galla meglio di prima. Ci si innamora più e più volte nella vita...è naturale, è nella nostra natura umana.
Un salutone e un abbraccio
Ciao Accade, sono pensieri buttati giù con l'intenzione di ampliarli. Sono di qualche anno fa. Li custodiva un block-notes riesumato da vecchie carte da riordinare. Ho avuto un periodo in cui prendevo nota di molti spunti di riflessione e delle atmosfere in cui si svolgevano le mie giornate. Desideravo cristallizzarne il ricordo. Era un lavoro certosino sui miei stati d'animo che serviva a comprendere meglio i sentimenti e quietare le emozioni. Mi è stato utile: un esercizio "spirituale" che conto di riprendere appena possibile, anche se mi sembra di averne meno bisogno.
EliminaUn abbraccio
Nou
Parole che devono far riflettere.
RispondiEliminaSereno giorno.
Cavaliere.. da te trovo testi con parole che approfondiscono il pensiero e anche indicazioni pratiche molti utili ai blogger amici. Grazie per tutto.
EliminaUn saluto e a presto, Nou.
La fiducia la perdiamo per via di come ci hanno educati. Talvolta un'educazione severa ci conduce ad esigere di più da noi stessi. Credo. L'annotazione sugli innamoramenti è stupenda!
RispondiEliminaSimonaEmme, grazie di essere passata. Mia mamma era ipercritica e rigida di mentalità. Mio papà permissivo e accomodante. In pratica comandava la madre come succede in tante famiglie. Inoltre l'educazione era supportata dai soggetti religiosi, suore e parroco, abbastanza invadenti che sicuramente, insieme, hanno contribuito a plasmare un'indole insicura e piena si doveri, quindi responsabilità esagerate e destinate al fallimento per la mia tenera età. Ma quelli erano i tempi per noi ragazzini, ben diversi dagli attuali. Le esperienze della vita hanno poi contribuito a rimediare e livellare quelle buche in cui si inciampava e a scrollare qualche senso di colpa inutile.
EliminaNon si può vivere senza innamoramenti!!!
A presto e un saluto
Nou
Ciao Nou..
RispondiEliminaSono nel suo blog per la prima volta,e sinceramente mi ha portata qui un suo commento lasciato da zio Scriba.Commento che si collega anche a questo suo post,dove la capacità di innamorarsi,di sorridere e di piangere fa parte delle emozioni di cui ogni essere umano e non... è dotato,e spesso viene mal interpretato ,violato o manipolato come se le "emozioni" autentiche e naturali debbano subire processi atti a sminuirli o quasi a vergognarsene nel sentirli e comunicarli o magari solo condividerli...
Se piango per un lutto,se ne soffro ,se sento che quella persona mi manca perché non esternare quel dolore ,quelle emozioni che mi collegano a ciò che e stato e ciò che è dal momento che mi accorgo che fa piangere chi mi legge e chi mi comprende e chi è umano come me?
Lo stesso per l'amore ,e tutto ciò che non ci abbandona mai coccolando chi ne sente il bisogno in un certo momento di sua fragilità,o viceversa facendoci coccolare da chi ci sente smarriti e fragili..il solo ascolto che diamo e riceviamo cos'altro è se non Amore?
Nick,è una persona straordinaria in questo ,autentico nel suo modo di essere oltre che un grande "generatore" di bellezza..guarda da cosa è circondato!.. e non credo sia solo una banale casualità..
Bellissimo post..le lascio un abbraccio sincero!
L.
Buongiorno L.
EliminaLe persone in genere, hanno timore di esporsi e per questo, credo, si trincerano dietro la barriera dei luoghi comuni. Un tempo provavo anch'io questa specie di pudore o, meglio dire, reticenza. Purtroppo ancora, ma raramente, con certe persone, mi chiedo se le stia infastidendo: non è così facile rapportarsi. Attraverso il blog è diverso. Di fatto interagisce chi si sente affine per sensibilità e sentimenti.
Zio Scriba è un maestro della parola e un creatore di bellezza, come lei sottolinea e che io condivido. Ricerca la bellezza in se stesso e negli altri scrittori, e ce ne fa partecipi.
Ci frequentiamo virtualmente da otto anni e in una occasione ci siamo incontrati di persona. Fu durante la presentazione del suo "Quattro soli a motore" avvenuta a Roma.
Sappiamo chi siamo: io, attraverso i suoi libri e il blog; lui, attraverso i miei commenti e i miei post, che diventano sempre meno frequenti per mancanza di tempo e di concentrazione. Per questo ogni tanto sono tentata di abbandonare la rete. Ma consapevole della fortuna di essermi imbattuta in tante belle persone, desisto. Ricevo molto da loro, umanamente e intellettualmente. Non posso rinunciare a tanta bellezza.
Della bellezza del vivere ne sono perdutamente innamorata, forse perché sono arrivata a comprenderla in tarda età e sento una voglia di recupero straordinaria.
Mi è cara la frequentazione di questi amici e spero di avere la possibilità di continuarla a lungo. Grazie della tua visita che spero di ricambiare al più presto.
Un abbraccio
Nou
Sulla prima annotazione forse posso ipotizzare uno scoramento causato dai rovesci della vita. Innamorarsi di tutto sempre e con curiosità. L'ultima tua annotazione merita un profondo respiro di luce.
RispondiEliminaDaniele, oggi sono abbastanza fiduciosa. Ho imparato ad essere indulgente con me stessa perché mi conosco ben più di quando ero giovane. E' vero, ho subito diversi rovesci sul piano della salute. Ho lottato duramente, non solo per me, ma oggi ci sentiamo sereni e con la consapevolezza che, tutto sommato, siamo fortunati perché i problemi sono e li credo superati.
EliminaSull'ultima annotazione mi trovo in sintonia... mi è cara.
Ciao, un abbraccio
Nou
Le annotazioni 1 e 2 mettono una tale serenità che si dimentica il dilemma della prima. Che dire, innamorarsi è anche innamorarsi di difficoltà e difetti o farsi delle domande che non trovano risposte :)
RispondiEliminaCri, ciao!
Eliminahai colto l'essenza.
Un abbraccio con affetto, Nou
Ci aspettiamo che gli altri ci diano quel che vorremmo noi e non capiamo che loro ci possono dare solo quello che sanno dare loro.
RispondiEliminaAnche io mi innamoro di quello che mi gira intorno, a volte sbaglio ma va bene così non voglio innamorarmi meno.
Il racconto minimo, l'osservazione di quello che vediamo in uma manciata di secondi è lo specchio di come siamo.
Tutto bello, brava.
Buone feste , un abbraccio.
Grazie Paolo. Mi piace vedere che sono capita e condivisa nello stesso sentimento. Un grande abbraccio da parte mia con i più affettuosi auguri a te e ai tuoi cari.
EliminaCiao carissima, passo per farti gli auguri di Buon Natale.
RispondiEliminaUn salutone
Grazie, ricambio di cuore. Cari auguri!
EliminaLa vita è un continuo intrecciarsi di avvenimenti voluti dal caso o dalle nostre scelte più o meno felici
RispondiElimina.L'amore per la natura compensa in parte le inevitabili delusioni e la vicinanza di un cane-angelo aiuta, anche nei momenti più difficili.
Contraccambio i tuoi AUGURI con autentico Affetto.
Cristiana
Un abbraccio e ancora auguri di sereni giorni!
EliminaNou
Secondo me molto dipende da come siamo cresciuti, voglio dire: dalla fiducia o sfiducia e dai sensi di colpa che ci sono stati instillati in famiglia.
RispondiEliminaE' lì che si forma l'adulto che diventeremo.
La freddezza e spesso la durezza che ci "regalano" i nostri genitori può anche temprarci, ma spesso riempirci di insicurezza, paure irrazionali, scarso amore verso noi stessi etc. etc..
Poi bisogna sapersi liberare, scacciare via da noi tutto questo, ma spesso non è facile.
Aggiungo che dai commenti che ho letto, il mio non è (purtroppo) un pensiero isolato...
RispondiEliminaCiao Riccardo, buon Santo Stefano!
RispondiEliminaIl tuo pensiero sull'educazione ricevuta e del come ci si sente da adulti è comune a molte persone. Penso che non ci siano delle responsabilità consapevoli o "coscienti", piuttosto comportamenti dettati da paure o conflitti inconsci che si tramandano nelle famiglie. La società ha anche un suo ruolo in questo. Il bello dei nostri tempi è che siamo a conoscenza del problema ed è già un bel passo avanti verso la liberazione. Rimane in noi il senso di inadeguatezza o forse incompletezza che a volte stringe il diaframma in pugno: un bisogno di abbandono al seno materno e al suo conforto. Ma poi passa "rimettendo i debiti ai nostri debitori" e accettando che fare i genitori è alcuanto complicato e, piuttosto, pensare che in qualche modo siamo stati amati.
Grazie per le tue parole che mi hanno dato spunto a questa riflessione.
Un abbraccio
Nou
Errata corrige: alquanto!
RispondiEliminaGrazie a te per aver apprezzato!
RispondiEliminaIn effetti, alla fine penso che ora sono anche io un genitore... e che alcuni errori, sia pure meno gravi, forse finisco per commetterli anche io!
Buon anno (auguri anticipati) ed un abbraccio
Riccardo
Ci amano di certo anche se non siamo perfetti ;-)
EliminaCi odieranno un po' nello scoprirci umani, ma anche questa è una ruota che gira.
Ti faccio tanti auguri per un prossimo anno migliore (soprattutto per quanto riguarda la sede di insegnamento).
Buon 2019!
Un abbraccio
Nou