sabato 26 dicembre 2020

Il testo copiato verrà automaticamente visualizzato quiPer le feste di Natale ci vorrebbe una fiaba... Un giorno in un treno "trenitalia" salì una vecchina che non viaggiava da tanti, tanti anni e aveva perso l'abitudine di recarsi in stazione. Ora, nella stazione ferroviaria, al posto dei biglietti dietro lo sportello c'erano delle macchine, una specie di cassettoni, che da una fessura prendevano i soldi e da un'altra usciva il biglietto come chi fa la linguaccia, come uno sberleffo. I tabelloni degli Orari e Arrivi-Partenze c'erano ancora ma erano gli stessi di quando lei era giovane e non corrispondevano più a quanto indicato: "trenitalia" transitava dove più gli garbava! Una voce da un altoparlante informava i viaggiatori in attesa su quale binario spostarsi di volta in volta. Non sempre la voce giungeva chiara e comprensibile, ad ogni modo qualcuno che forse era già pratico, come iniziava l'annuncio cominciava a correre giù nel sottopassaggio e poi sù verso il binario designato con il codazzo degli altri dietro, tutti di corsa. Una corsa veloce perché il "trenitalia" sostava per pochi minuti: per lui il tempo era denaro! La vecchina smarrita aveva perso il suo treno perché non aveva capito in tempo di doversi spostare e lì dov'era le possò sotto il naso un "trenitalia" che neppure si fermò! Non c'era nessun ferroviere a cui chiedere spiegazioni così quando vide che tutti correvano capi che se voleva partire doveva correre anche lei. Arrivò dietro a tutti ansimante e qui si imbatté nel "capotreno-trenitalia" e finalmente ebbe una informazione: il biglietto in possesso non serviva a nulla, doveva comprarne un altro più la sopratassa... o così, o scendere!

15 commenti:

  1. Corrego: bigliettai anziché biglietti!
    Non riesco a modificare, ma imparerò 😜👋

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  2. E' una fiaba molto reale, odierna. Spesso, quando mi trovo davanti a machine elettroniche di vario genere, penso agli anziani e penso a come potrebbero cavarsela davanti a macchinari moderni come quelli che vediamo. Su Trenitalia (come per la società che gestisce Italo) ci sono indagini dell'Antitrust per l'immotivato aumento del costo dei biglietti del treno, un fatto a dir poco vergognoso visto i tempi che viviamo con il Covid19.

    Bel post che si fa leggere bene. Dopo aver fatto il login fai click su post. Di lato a destra in alto dovrebbe apparirti il tasto "modifica" o qualcosa del genere. Fai click e riappare il post che hai scritto, lo correggi e poi lo riconfermi facendo sempre click in alto a destra nel tasto di modifica.

    Un salutone e alla prossima

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    1. Accadebis, ti sono grata dei suggerimenti. Spero di non essere troppo asina😜!
      Il problema grosso è che non ne comprendo la logica e l'approccio è solo mnemonico. Se lo schemino cambia anche minimamente, non ci capisco più niente.
      Un abbraccio e a presto
      Nou

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  3. Questa tua fiaba mi ha fatto sorridere ed anche riflettere, sorridere perché per qualche motivo sorridiamo o ridiamo delle altrui disavventure e sventure, e riflettere perché mi è parso fin troppo chiaro come tutto oggi si sia uniformato al profitto. Nessuno più ormai pensa che le cose debbano uniformarsi alle persone, tutti quanti diamo per scontato che siano le persone a doversi uniformare alle cose.
    Proviamo a pensare se il nostro treno dovesse ritardare di qualche minuto solo perché la vecchina in questione non ce la facesse a correre come tutti gli altri o avesse ritardato perché non sentiva benne l’altoparlante o perché non vedeva bene il display con gli orari.
    Altra riflessione è sull’età, o meglio sulla divisione fra persone produttive o improduttive, su cui si sono lanciati alcuni (pessimi) politici e alcuni (pessimi) medici, con dichiarazioni da brividi che assomigliavano sinistramente alle peggiori dichiarazioni naziste o ai deliri del Mein Kampf hitleriano.
    Mi fa riflettere anche la falsa alternativa: paghi la sovrattassa o scendi, ti adegui o muori.
    Andiamo sempre di più verso un mondo amministrato da burocrati, da gente gretta, meschina e pure stupida, che aprirà la strada ai folli sanguinari (perché non tutti i folli sono inclini alla violenza come si pensa né potenzialmente pericolosi).
    Il mondo dovrebbe essere governato da persone equilibrate, da poeti e creativi, perché abbiamo più bisogno di poesia che di efficienza!
    Buone Feste Nou, come sempre col cuore, un abbraccio.
    P.S. Mi piacciono le fiabe.

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    1. Garbo, prendo il tuo post scriptum come un occhiolino in un viso sorridente. Anche a me piacciono le fiabe, soprattutto quelle che trasformano la realtà in fantasia o ironia come in questo caso: alla fine la vecchina ha corso e ce l'ha fatta senza fare aspettare i giovanotti. Altre volte ha avuto piacevoli coincidenze, come quella di avere trovato un treno ritardatario quando lei pensava di averlo perso e avere fatto un percorso liscio, liscio... In quell'occasione disse al capotreno (non trenitalia:"mah!, non mi dica che sta aspettando me! 😂
      Il viaggiare è strano e anche sorprendente
      Un abbraccio grande!
      Nou

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  4. Una fiaba un pochino triste, ma il mondo si trasforma sotto i nostri occhi continuamente.

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    1. L'autrice è una donna che non riesce a scrollarsi di dosso la malinconia, ma che alla fine prende sempre il treno "ironia". La trasformazione del mondo è inevitabile.
      Un abbraccio Gabriella
      Nou

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  5. Se non ci si adegua, si viene travolti.
    Grazie degli auguri Nou, che contraccambio con sincero affetto.
    Cristiana

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    1. Purtroppo è così! Adeguarsi senza accettare e al momento opportuno ribellarsi, sperando che questo succeda prima di soccombere definitivamente.
      Un abbraccio Cristiana❤️
      Nou

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  6. Risposte
    1. Sui viaggi ferroviari, il discorso è complesso.
      Un abbraccio
      Nou

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  7. Ciao, Nou!
    Capisco bene che cosa vuoi dire: sebbene io non sia una "vecchina" né un vecchietto, e mi trovi a metà (però abbondante) della strada, capita anche me di trovarmi a disagio, di fronte a questa tecnologia che in realtà ci aiuta ben poco.
    Al riguardo, sono d'accordo al 100% con Accadebis e con Garbo.
    A me è capitato di perdere o di rischiare di perdere dei treni, e nonostante tutta la "modernità" delle attuali ferrovie, ho dovuto attendere anche 2 ore per trovare un'altra corsa (ferroviaria) utile.
    A proposito poi di gentilezza: per circa 2 anni ho dovuto prendere il treno delle 5.45 di mattina, ma si poteva salire a bordo solo... alle 5.40.
    Ma io correvo in stazione già dalle 5, perché a volte poteva capitare (magari era solo una mia paranoia, chissà) che la corsa annullata o anticipata...
    Davvero non è questa la tecnologia che ci serve.
    Buone feste, carissima Nou!

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    1. Riccardo hai aggiunto dettagli abbastanza importanti. È questo un modo di trattare. Il viaggiatore senza rispetto verso la sua persona.
      Un tempo il viaggiare era un'avventura piacevole, oggi è un incubo.
      Un abbraccio
      Nou

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  8. errata corrige: che la corsa fosse annullata o anticipata...

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  9. @ Accadebis
    @ Garbo
    @ Gabriella
    @ Cristiana
    @ Cavaliere..
    @ Riccardo
    Vi rispondo in forma collettiva anche se mi riservo di ritornare per farlo individualmente prossimamente. Spero che stiate trascorrendo buone feste. Io mi sto riprendendo da un piccolo intervento chirurgico sostenuto mercoledì scorso. Tutto è andato bene! Mi sento solo un po' affaticata probabilmente come postumi dell'anestesia. In compenso il mio morale è molto alto per il sollievo che tutto si sia risolto bene.
    Intanto vi abbraccio e vi ringrazio della vostra presenza nel blog e del conforto per la vostra amicizia.
    Ciao
    Nou

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