La
Pasqua
La
Pasqua per me sono le scarpe bianche e i calzini bianchi nuovi. L'abito leggero
e svolazzante al venticello improvviso. Cesti di uova sode colorate che si
potevano mangiare oltre che schioccare nel gioco di chi era più abile a
mantenere le proprie intere. Un'usanza celebrata anche in Bucovina (Romania).
Non
mi so spiegare come sia giunta nel Delta del Po, dove ho trascorso con i
ricordi più belli la mia infanzia.
Felice
Pasqua amici!
Cara Nou, la Pasqua è alle porte, cerchiamo di festeggiarla in pace.
RispondiEliminaTanti e tanti auguri anche a te cara amica.
Ciao e buona settimana santa con un forte abbraccio.
Tomaso
Cerchiamo di trascorrere giorni sereni, caro Tomaso.
EliminaTantissimi auguri e un abbraccio a te e famiglia.
Nou
Grazie carissima, ricambio gli auguri di buona pasqua. Le tradizioni collegate alle festività hanno viaggiato ovunque grazie alle persone che nel tempo si sono spostate da un paese all'altro. I motivi di questi viaggi nella storia sono proprio tanti.
RispondiEliminaHo visto che hai cambiato foto del blog (bella e interessante)
Un salutone e alla prossima
I motivi degli spostamenti sono proprio tanti. Da noi non ci si spostava certo per turismo. Al massimo per cambiare aria per le persone deboli e inappetenti, per fare il sevizio militare o per fare il soldato, come è capitato a mio papà è a migliaia di altri padri. E tornavano con il racconto dei racconti, o di quello che avevamo poter visto di sfuggita...so così poco delle mie origini... Di per certo venivamo tutti da fuori. Prima del 1750 la zona era paludosa e disabitata. Per trovare delle tradizioni bisognava riferirsi a Adria, Loreo, San Basilio già esistenti in epoca romana.
EliminaQuando ero molto piccola, il commercio si svolgeva tramite i barconi per via fluviale, avevamo l'attracco vicino casa perché arrivano le merci per la bottega e l'osteria, nonché il legname e il carbone...che tempi! Lo chiamavano La Piarda e piu che un attracco era lo scalo merci o molo.
Per foto ringrazio lo smartphone che cattura proprio delle belle immagini. Sono io che aziono il clic, ma quando le osservo vi leggo dei significati non rilevati nella visione reale. Amo la luce, la quiete, la vastità e l'evanescenza del momento.
Un caro saluto e alla prossima
Nou
Felice pasqua a te amica.
RispondiEliminaAd delta arrivano un sacco di cose che stanno lungo il corso del fiume, può essere che ci fosse un Rumeno a Torino che pitturasse ovi, glie n'è cascato uni nell'acqua e la sua usanza è arrivata fino al delta. Ciao.
Può darsi benissimo che sia andata così. Arrivava di tutto anche con i barconi, merci e notizie e novità... oppure il barcaiolo era Rumeno e durante una sosta pasquale ha rivelato il gioco ai deltini, magari preso un po' dalla nostalgia della sua terra.
EliminaCiao, abbraccio.
Nou
Ciao Nou!
RispondiEliminaContraccambio gli AUGURI Con affetto e simpatia.
Come noti, ho cambiato blog.
Cristiana
Ciao Cristiana, mi fa piacere sapere del tuo nuovo blog. A presto :-)
EliminaUn abbraccio
Nou
Che bello doveva essere il commercio tramite i barconi per via fluviale. Fa pensare a qualcosa, come dire, di poetico di antico ma anche vero scambio fra persone.
RispondiEliminaCiao carissima e ancora buona pasqua
Era una festa per noi bambini, correvamo curiosi a guardare.
Elimina..
Ciao, un abbraccio
Nou
Ciao Nou, che bei ricordi hai postato.
RispondiEliminaSempre un piacere leggerti.
Ti abbraccio forte, Buona Pasqua.
Abbraccio!
EliminaNou
Bel ricordo. Contraccambio con tutto il cuore gli auguri di una serena Pasqua!
RispondiEliminaCiao Daniele, a presto!
EliminaSerena e felice Pasqua anche a te.
RispondiEliminaGrazie. Ciao Cavaliere..
EliminaTanti cari auguri di buona Pasqua, e di felice primavera!
RispondiEliminaBuona primavera anche a te Silvia!
EliminaUn abbraccio :-)