"Se volete andare in
pellegrinaggio nel luogo dove é nata la nostra costituzione, andate
nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono
imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un
italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani,
col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione." Piero Calamandrei
venerdì 25 aprile 2014
lunedì 21 aprile 2014
...poi mi svegliai
Immagine da web- ritratto di Claudio Arzani
Lui era irrequieto. D’una
irrequietezza vivace, allegra. Sbarazzino nei capelli ricci, inondati di sole
giallo. I suoi occhi erano verdi, ridenti.
Quando lo incontravo nella via, si fermava. Per un po’ mi sorrideva e mi
parlava attraverso il suo sguardo ridente, mi fissava. C’era gioia e speranza
in quel che traspariva. Ma presto abbassava gli occhi come preso da improvviso
timore e cercava di scomparire frettolosamente. Io lo lasciavo andare, sapevo
che sarebbe tornato.
Ero rapita dalla sua gioia
vivace. Mi sentivo ravvivare e piena di emozioni da quando lo avevo conosciuto.
Non so come si stabilì un appuntamento fra di noi. Indossai un abito bianco di
un tessuto morbido lavorato con filamenti brillanti, in rilievo. Un tubino di linea
scivolata senza maniche. Ero molto elegante, come mai prima. E i miei capelli
erano neri e lucidi, una chioma ondulata che arrivava alle spalle.
Ero sicura che ci saremmo
amati quella sera.
Aspettai sulla porta a lungo.
Lo vidi in lontananza nel parco, seduto su una panchina vicino al bar. Aveva con sé un bambino. Girò la testa verso di me, da lontano che appena me ne accorsi. Non si avvicinò, né mi chiamò.
Aspettai sulla porta a lungo.
Lo vidi in lontananza nel parco, seduto su una panchina vicino al bar. Aveva con sé un bambino. Girò la testa verso di me, da lontano che appena me ne accorsi. Non si avvicinò, né mi chiamò.
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